La sfida educativa della scuola e del contesto territoriale della regione Campania e della provincia di Napoli è la lotta alla dispersione implicita e l’innalzamento dei livelli di apprendimento degli studenti e delle studentesse, soprattutto nelle competenze di base in italiano e matematica. Infatti, le rilevazioni nazionali evidenziano da tempo un gap molto forte della Campania rispetto alla maggior parte del territorio nazionale. La sfida educativa è stata quella di avviare azioni di cambiamento e innovazione nell’ambiente di apprendimento e nelle metodologie didattiche modificando le pratiche didattiche quotidiane e curriculari dei docenti e impattare positivamente gli apprendimenti degli studenti e delle studentesse.
L’azione di cambiamento realizzata nei sei anni di dirigenza presso l’IC “da Vinci Comes” di Portici ha richiesto tempo ed è stata graduale. In primis partendo con un’azione di formazione sulla didattica per competenze rivolta ai docenti di tutti gli ordini di scuola, nella quale gli insegnanti hanno acquisito gli strumenti per progettare e realizzare Unità di Apprendimento basate su compiti autentici. Altra azione di formazione ha riguardato il coding e la robotica educativa, pratiche didattiche attive che attraverso il tinkering attivano il pensiero divergente, il problem solving e la creatività. In parallelo nei sei anni l’istituto ha aderito ad Avanguardie Educative, adottando nel tempo quattro idee: lo spazio flessibile, il debate, lo studio autonomo e il tutoring, l’outdoor education. Per concludere, nel tempo, utilizzando fondi del PNSD, dei PON o FESR, sono stati acquistati numerosi strumenti di coding e robotica e allestiti diversi spazi didattici innovativi come “l’officina delle competenze”, uno spazio flessibile con quattro angoli dedicati alla robotica educativa, alla presentazione, ai lavori cooperativi, alla manipolazione, alla lettura con un angolo biblioteca. Ancora è estata realizzata un’aula verde dove svolgere attività cooperative all’aperto, una serra didattica, due orti didattici, un’aula dedicata alla Mindfulness per i bambini della scuola dell’infanzia. Tali allestimenti hanno favorito la diffusione di pratiche didattiche attive e laboratoriali con un processo a cascata e di lungo periodo.
L’impatto sulle pratiche didattiche è stato evidente, anche se lento, e può essere documentato dal repertorio fotografico e filmico delle attività realizzate in orario curriculare dai docenti di tutti gli ordini di scuola. Anche l’utilizzo degli ambienti di apprendimento innovativi si è andato ampliando nel tempo, con una partecipazione sempre maggiore dei docenti. L’impatto sugli apprendimenti degli studenti è stato più lento e frenato dalla pandemia, anche se nella Rendicontazione sociale, che ha chiuso il triennio 2019-2022, confrontando i risultati nelle prove INVALSI in senso diacronico è stato possibile rilevare un miglioramento generalizzato. Sul sito dell’istituto e sulla pagina FB sono documentate le attività dei docenti e degli studenti e i monitoraggi interni relativi ai livelli di apprendimento degli studenti nelle competenze chiave di cittadinanza.