A partire dalle evidenze scientifiche degli ultimi anni, che riportano un aumento dei disturbi del neurosviluppo, un aumento della depressione precoce e dei disturbi dell’umore, la Professoressa Lucangeli – in collaborazione con associazioni, onlus, enti di ricerca, pubbliche amministrazioni, società private – ha avviato progetti ed iniziative di supporto alle famiglie e contrasto alla povertà socio-educativa. Il problema di riferimento da cui prende le mosse l’iniziativa d’innovazione è la “vulnerabilità” del neurosviluppo e dell’apprendimento. A tale scopo sono stati avviati interventi per favorire l’espressione del potenziale neuro-psico-comportamentale dei giovani nonché prevenire e contrastare l’insorgere delle “nuove vulnerabilità”. Nello specifico, il lavoro della Professoressa Lucangeli ha come framework di riferimento quello della “scienza servizievole”, un framework che concepisce la scienza e i suoi risultati “a servizio” della società per superare il sistema binario di conoscenza tra “chi sa e chi domanda”, per far sì che “ciascuno sappia come trovare le informazioni che gli servono per riuscire a modificare e potenziare le proprie potenzialità come madre, padre, docente, educatore”.
La strategia d’innovazione si basa sulla creazione di un ecosistema di esperti, ricercatori, educatori e docenti impegnanti nelle iniziative di ricerca scientifica e progetti di intervento. Nell’ambito della Terza Missione dell’Università, che prevede la ricaduta della ricerca scientifica sul territorio, la Professoressa Lucangeli offre opportunità di condivisione dei risultati scientifici per trovare insieme soluzioni efficaci e sostenibili. In particolare, il focus di ricerca delle Professoressa è nell’ambito della relazione tra la salute mentale e prevenzione in termini educativi. I suoi numerosi articoli ed esperienze approfondiscono la dimensione dell’organismo inteso come “self”, superando quindi la possibilità di pensare in termini dualistici il concetto di corpo e mente, abbracciando invece una visione olistica e ciclica dell’individuo, in costante relazione con l’ambiente circostante. La professoressa Lucangeli spiega che ci troviamo tutti “in una condizione di cervello distribuito”, specialmente nelle classi e nelle scuole, dove “siamo contagiati, siamo intelligenti insieme. L’intelligere è un flusso da fuori a dentro, da dentro a dentro e da dentro a fuori in cui ciò che sai tu diventa ciò che sono io”. Per questo è importante approfondire la dimensione della salute mentale e benessere in ambito scolastico poiché le situazioni di ansia e tensioni che si vivono in classe, vengono “immagazzinate” nelle memorie dei giovani e diventano il loro futuro.
La professoressa Lucangeli commenta che “la forza psichica è un processo vettoriale che determina nell’altro le memorie di futuro” e per questo i docenti, in particolare, devono capire che quando tracciano le memorie di ansia, paura e tensione negli studenti durante le lezioni, ciò porta ad un apprendimento imprigionato, passivo, ripetitivo e prestazionale, non trasformativo e generativo.
Sono numerose le iniziative di sensibilizzazione e divulgazione promosse via web su tematiche legate alle neuroscienze, all’apprendimento, alla psicologia e alla pedagogia, attraverso uno stile empatico-scientifico. Nello specifico tutti mercoledì e domenica tramite il canale Facebook delle Professoressa sono previste attività di divulgazione. Sono stati pubblicati numerosi volumi (Erickson, DeaPlaneta e Mondadori), realizzate TED Talks, promosso eventi ed incontri in ambito scientifico, professionale e divulgativo.